Parco Lineare

Il tema centrale di questo progetto è la riqualificazione urbana dell’asse museale delle Arti e della Musica di Roma, che comprende Via Guido Reni e Via Pietro de Couberten, attraversato da Via Flaminia. Il progetto è stato realizzato con un Team multidisciplinare composto da Architetti Paesaggisti con differenti background formativi e professionali.

In seguito a considerazioni sorte dall’analisi del sito, si è reso necessario pedonalizzare quasi l’intera area con conseguenti modifiche agli assi stradali. L’obiettivo principale è stato quello di dare nuovamente importanza al quartiere Flaminio connettendo i poli culturali e sportivi presenti, migliorando la qualità ambientale e sociale dell’area, tra loro e con il contesto circostante. Questi ultimi sono di notevole importanza sia per il quartiere che per la città di Roma, tra cui i più noti: Museo della scienza, Auditorium Parco della Musica, Palazzetto dello Sport e Museo nazionale delle arti (Maxxi).

Per permettere la riconnessione dei poli culturali e sportivi presenti, si sono sviluppati in fase di progetto dei veri e propri ‘nastri’, che corressero lungo l’asse principale, connettendo le molteplici funzioni presenti nell’asse stradale. Questi Fil rouge sono sistemi lineari di varia natura, che ci hanno permesso di risolvere diversi dei numerosi problemi che orbitavano attorno all’infrastruttura. Abbiamo individuato principalmente cinque tipi di ‘nastri’:

  • Nastro veloce: per connettere le strutture rilevanti in maniera diretta e veloce
  • Nastro lento: per percorrenze lente, caratterizzato da diverse percezioni dello spazio attraverso salti di quota
  • Nastro verde: percorre tutta l’area permettendo di creare diverse quinte di vegetazione attraverso la scelta di specie arboree, arbustive ed erbacee.
  • Nastro dello stare: caratterizzato da aree di sosta con sistemi di arredo urbano integrato con il progetto
  • Nastro tram: permette la connessione dell’area con la città.

La funzione di questi sistemi lineari non è solo quella di connettere le aree interne all’infrastruttura ma anche aree limitrofe, oggetto di progetto.

Per quanto riguarda la scelta della vegetazione si è optato per specie mediterranee con basse esigenze manutentive e idriche. Il progetto è stato sviluppato attraverso tavole e plastico di progetto.

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